mercoledì 21 luglio, ore 21:15
IVANO MARESCOTTI
Un monologo esilarante cucito su misura per le qualità mattatoriali di Ivano Marescotti dalla penna di Maurizio Garuti.
L’argomento sono le parole virali che pronunciamo compulsivamente a ogni ora del giorno.
Da “un attimino” a “piuttosto che”, da “mi fa morire” a “non me ne può fregare di meno”, da “lato B” a “tirarsela”, da “in qualche modo” a “quant’altro”, da “fare sesso” a “fare un passo indietro”, da “mi piace” a “non ci posso credere”, da “strage sfiorata” a “fake news”, e via di seguito.
Un repertorio satirico dei tic e delle mode che infestano i linguaggi popolari.
Marescotti affronta ogni parola-virus sorprendendo lo spettatore con un approccio sempre originale.
È come se una folla di personaggi, variamente contaminati dai conformismi dei nostri tempi, scorresse sul palcoscenico, infilando battute a ripetizione in un rosario di gag.
Solo che quei personaggi, come nel migliore teatro, siamo noi. Dietro il vuoto delle parole, ognuno può leggere a suo modo il vuoto di un’epoca.